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Sbiancamento

LO SBIANCAMENTO DEI DENTI (DENTAL BLEACHING)

Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica che permette di migliorare il colore dei denti, eliminando le macchie e ripristinando il naturale colore dei denti.

Sostanze utilizzate comunemente per lo sbiancamento dei denti

Per lo sbiancamento si usano gel al Perossido di Idrogeno (H202) o al Perossido di Carbammide. Lo smalto e la dentina sono permeabili a questi perossidi, quindi lo sbiancamento avviene nell’interno del dente e riesce ad eliminare le macchie endogene che non possono essere tolte solo con la pulizia dell’esterno del dente e nemmeno con un’accurata igiene orale dal dentista.

L’azione sbiancante

I principi attivi di queste paste attraversano lo smalto e agiscono rimuovendo le colorazioni dello strato situato tra lo smalto e dentina. In altri termini l’acqua ossigenata ad alto volume dissociandosi rilascia i radicali liberi dell’ossigeno che attaccandosi alle grosse molecole organiche responsabili delle macchie, le spezzano in composti solubili e a basso peso molecolare rendendo il dente più bianco alla luce diurna. Il colore dei denti, può cambiare fino a 6-10 toni della scala colori.

b) SBIANCAMENTO PROFESSIONALE

Con lo “sbiancamento alla poltrona” si utilizzano concentrazioni di Perossido di Idrogeno che variano dal 35% al 38% con o senza fotoattivazione con particolari lampade che oltre ad attivare la sostanza sbiancante, abbreviano i tempi ed aumentano l’efficacia e la penetrazione nei prismi dello smalto. Le lampade per fotoattivare il perossido di idrogeno sono di diverso tipo: alogene, al plasma, a led, a ultravioletti, a laser a biossido di carbonio, a diodi, argon, CO2. La luce dellelampade producendo calore accelera la reazione ossidativa del perossido di idrogeno. Altre metodiche professionali prevedono l’utilizzo di: Perossido di Carbammide ad alta concentrazione (oltre il 35%) con mascherine individuali, Perossido di Idrogeno attivato ad ultrasuoni. Prima di iniziare un trattamento sbiancante bisogna capire quali sono le aspettative e le implicazioni psicologiche connesse allo sbiancamento, poi curare la bocca (viene prima la salute del paziente), quindi fare l’igiene orale per togliere il tartaro e la patina batterica (placca) che bisogna eseguire al fine di ottenere risultati migliori per lo sbiancamento.

Quanto tempo occorre per completare il trattamento sbiancante?La durata del trattamento dipende dalla concentrazione del principio attivo scelto e dalla metodica adottata. Più la concentrazione del principio attivo è alto più breve è il tempo di trattamento (60-90 minuti).

Cosa bisogna fare per mantenere i risultato dello sbiancamento? La durata dipende dall’esecuzione regolare nel tempo dell’igiene orale domiciliare accurata e dalle regolari sedute di igiene orale in studio e dal cambiamento delle abitudini precedenti tipo bisogna evitare di fumare.

Quanto tempo dura l’effetto dello sbiancamento? Standardizzare la durata è difficile. Può andare da 6 mesi, a due, massimo tre anni. Quasi mai però bisogna rifarlo completamente. il trattamento può essere ripetuto dopo 2-3 anni.

Si possono verificare effetti collaterali legati allo sbiancamento? Escludendo una accertata allergia ai perossidi, il dental bleaching non presenta normalmente effetti collaterali. Va tenuto presente che la controindicazione al trattamento è relativa allo stato di salute della bocca (carie, otturazioni da rifare, danni da spazzolamento: abrasione, erosione per esagerazione della forza applicata allo spazzolino, malattie delle gengive,lingua, guance palato,e dello stato di salute generale. 

Quindi prima si cura la bocca con tutto quello che è necessario: radiografie, eventuali analisi,valutare le abitudini che fanno macchiare i denti (fumo, caffè, vino, cioccolato) per inquadrare correttamente il caso.

Lo sbiancamento può danneggiare lo smalto? Sotto controllo dell’odontoiatra e/o dell’igienista dentale, difficilmente può provocare danni allo smalto. A concentrazioni alte e per tempi medio-lunghi (diverse ore) si assiste ad un’iniziale alterazione della superficie dello smalto dei denti trattati, ma che guarisce con l’utilizzo di fluoro che agisce come rimineralizzante ed anticariogeno oltre che per la sua azione desensibilizzante.

Casi Clinici

        Prima dello sbiancamento                                    Dopo sbiancamento